Il mio diario giornaliero di una vacanza indimenticabile, scopri cosa vedere in Tanzania e Zanzibar.
Sappi una cosa, questo per adesso è stato il viaggio più bello che abbia mai fatto.
Una settimana nella savana nella Tanzania e una settimana nel paradiso di Zanzibar è la perfetta combinazione per una vacanza indimenticabile.
Sono sicura che te ne innamorerai anche tu e che dopo aver letto il mio diario giornaliero di una vacanza in Tanzania e Zanzibar non potrai che andare a prenotare subito il viaggio.
Sul mio viaggio in Tanzania e Zanzibar ho scritto altri 2 articoli che sicuramente troverai molto utili.
Uno è sulla preparazione del bagaglio per una vacanza in Tanzania e Zanzibar, mentre nell’altro ti spiego in modo dettagliato il mio itinerario di 2 settimane.
Buona lettura!

Arusha
Sono partita come coordinatrice di avventure nel mondo con un gruppo di 15 persone.

Il ritrovo era in aeroporto a Malpensa alle 20:30. Per arrivare in Tanzania abbiamo fatto uno scalo a Doha. Siamo arrivati in Tanzania che erano circa le 14:00 del pomeriggio. All’uscita dell’aeroporto ho incontrato i 3 drivers che con un gentile e simpatico “Hello my friend” mi hanno accolto e già da lì ho capito che sarebbero stati dei compagni di viaggio unici. L’hotel in cui abbiamo soggiornato per la prima notte si chiama Hotel Tourist Inn ad Arusha. Siamo arrivati in hotel dopo un’ora di tragitto. In serata ci siamo fatti portare con i taxi al Khuana Barbecue, un simil street food in strada, molto molto spartano ma il cibo era ottimo. Ritorniamo in hotel carichi per la vacanza che ci stava aspettando.
La savana
Sveglia alle 08:00 per me e altri 4 del gruppo perché avevamo appuntamento con il cuoco per andare a prendere la spesa al supermercato. Abbiamo scelto di avere il cuoco per tutti i giorni di safari così da essere più comodi e non dover pensare a cucinare una volta tornati nei camping. Durante il tragitto per la spesa mi sono fermata a fare la sim locale, un vero parto. Gli africani sono molto lenti e ci sono voluti circa 40 minuti per completare l’operazione. Siamo partiti in ritardo di un’ora sulla tabella di marcia e ci siamo avviati subito verso il primo parco, il Tarangire Park. Che dire, stupendo! Tra le cose da vedere a Zanzibar e Tanzania non posso non nominare tantissimi animali. Giraffe, leonesse, una marea di elefanti, gnu, serpenti, scimmie, babbuini.

Un safari davvero bellissimo! Una volta finito il tour ci siamo avviati verso il Twiga Campsite. Durante il tragitto si è bucata una gomma e ci fermammo a rimontare la gomma di scorta. I drivers sono molto esperti e affidabili e sanno molto bene come muoversi. Il mio consiglio è di scegliere una compagnia fidata in quanto i drivers giocano un ruolo fondamentale nella buona riuscita del viaggio.
Siamo arrivati al camping che era quasi già buio e con le torce ci siamo messi a montare le tende. Abbiamo cenato con tavole e sedie messe a disposizione dal camping (non sempre saranno presenti nei vari campeggi). La cena del nostro mitico cuoco è stata buonissima. Zuppa di zucchine, riso con contorno di verdure e carne.
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Lake Manyara e visita a un orfanotrofio locale
Partenza alle 07:00 per il Lake Manyara, un posto da vedere assolutamente Tanzania e Zanzibar. Anche qui abbiamo visto un sacco di animali, scimmie, babbuini, elefanti, pellicani, fenicotteri, zebre, bufali.


Una meraviglia! Ritorniamo al Twiga Campisite per pranzo e nel pomeriggio siamo partiti per il bike tour prenotato con la guida God Luck. Siamo andati a visitare le piantagioni di banana e God Luck ci ha spiegato le varie tipologie di banane, per poi passare al riso, alle lavorazioni in legno e infine provare la mitica birra e vino con le banane.


Finito il tour ci siamo diretti verso l’orfanotrofio di Angela Kibaoni, sempre prenotato dall’Italia. La visita all’orfanotrofio è stata abbastanza toccante. Siamo stati accolti da Angela piena di vita e dai suoi aiutanti tutti molto carini. I bambini sono stupendi ma sembravano proprio tristi. Facevano sorrisi a fatica. Abbiamo fatto tutti una donazione e lasciato alcune cose portate dall’Italia.

Dopo l’orfanotrofio ci siamo avviati verso il Camping Eyasi. Il camping è molto spartano ed è immerso nel nulla. Abbiamo dormito sul ghiaino, le docce sono fredde e non c’è il Wi-Fi.
Le tribù Boscimani e Datoga
Sveglia all’alba per andare a visitare la tribù Boscimani. Un’escursione che personalmente mi è piaciuta molto. Abbiamo assistito a una battuta di caccia locale, al pranzo del cibo cacciato, visitato le loro case e cantato e ballato tutti insieme.


Dopo i boscimani siamo andati a visitare la tribù dei Datoga. I bambini erano meravigliosi tutti vogliosi di coccole e di fare foto con noi. Ci hanno fatto vedere come fare la farina e come costruire bracciali, coltelli, anelli ecc.


Siamo ritornati al camping Eyasi per pranzo dove abbiamo smontato le tende e mangiato. Dopo pranzo siamo partiti verso il Lago Eyasi anche se l’abbiamo trovato completamente secco. Siamo stati lì a fare un po’ di foto tra di noi e dopo ci siamo diretti verso il camping Sundown a Karatu.

Il campeggio è molto carino, se volete c’è anche il servizio di lavanderia (a mano). Nel camping con tranquillità ci siamo fatti la doccia (finalmente con acqua calda), abbiamo montato le tende, lavato i vestiti e poi ci siamo messi sotto la tettoia del bar a bere e chiacchierare. La cena e la serata l’abbiamo passata fra chiacchiere e giocare a carte.
Il Ngorongoro Campsite
Quella era la giornata che aspettavo da tempo. Il giorno del safari nel Ngorongoro. Meraviglioso è dire poco. Abbiamo visto panorami pazzeschi e tantissimi animali. Ha lasciato tutti a bocca aperta!



Ti dico solo che abbiamo mangiato il nostro lunch box direttamente sulle jeep mentre fuori dal finestrino avevamo zebre, giraffe, gazzelle che ci giravano attorno. In serata ci siamo diretti verso il Ngorongoro Campiste, abbiamo fatto una doccia (fredda), giocato a pallone e cenato sotto le stelle e nel silenzio della savana. Purtroppo al Ngorongoro durante la notte fa molto freddo e consiglio di portare vestiti molto pesanti in quanto pochi di noi sono riusciti a dormire proprio a causa del freddo.
Il Serengeti
Una cosa è certa, le cose da vedere durante un viaggio in Tanzania e Zanzibar sono davvero tante. Un’altra meraviglia ci aspettava quel giorno. La visita al parco del Serengeti. Anche questo parco ci ha lasciato a bocca aperta. Abbiamo visto leoni, leonesse, un leopardo, gazzelle, avvoltoi e aquile.




Siamo rientrati in campeggio, il Serengeti Campsite, per pranzo e abbiamo montato le tende. Alle 15:30 eravamo già nelle jeep per il secondo Safari della giornata. Quest’ultimo è stato il migliore di tutti. Abbiamo avvistato una leonessa cacciare una zebra e, dopo averla presa, è andata a chiamare il suo branco. Il branco, a sua volta, si è messo ad annusare la leonessa e, probabilmente dopo aver capito il suo successo, l’ha seguita verso la preda uccisa. Il branco era guidato dalla leonessa, che aveva ucciso la zebra, ed era chiuso dal capo branco, il grande leone maschio. Senza parole!


Siamo rientrati al tramonto, abbiamo fatto la doccia (ovviamente fredda), e cenato al buio illuminando il cibo con le torce che avevamo portato dall’Italia. Dopo cena i drivers hanno acceso un bel fuoco e siamo stati fuori ad ascoltare la musica e chiacchierare fino circa mezzanotte.
La magia del Lobo Campsite
Come sempre sveglia all’alba per andare a vedere gli animali alla prima luce del giorno. Quell’ora, infatti, dicono sia la migliore per vedere la maggior parte degli animali.

Siamo tornati al camping verso le 12:00, abbiamo pranzato, smontato le tende e poi ci siamo messi in macchina direzione Lobo. Siamo arrivati a Lobo verso le 17:00, abbiamo montato le tende e ci siamo messi a chiacchierare seduti su un telo mangiando buonissimi pop corn che il nostro cuoco Ally ci aveva preparato.

Il Campsite di Lobo ha qualcosa di magico, è un posto unico da vedere in Tanzania. È il camping più spartano che io abbia mai visto. Non c’è elettricità, sedie per mangiare e non ci sono docce. Inutile dire che non c’era nemmeno la connessione internet. Tutto questo però ha creato una suggestiva atmosfera. Non c’era nessuno intorno a noi se non la savana sconfinata e qualche scimmia che veniva a farci compagnia. Prima che venisse buio ci siamo messi a giocare come dei bambini a bandana. L’atmosfera data dall’allegria del gioco e l’immensa serenità che donava il paesaggio ha reso il momento unico. Abbiamo cenato dentro l’unico riparo che c’era nel “campeggio”. Dopo cena abbiamo allestito un fuoco e dopo chiacchiere e risate siamo andati a “letto”.
Il lago Natron e le sue cascate
L’alba più bella che abbia mai visto. Alle 05:30 ho aperto la tenda e davanti a me si è aperto il Serengeti e la magia che solo lui sa evocare. Verso le 07:30 siamo partiti in direzione di Natron. Dopo un viaggio di 6 ore abbastanza traumatico, siamo arrivati al camping. Il campeggio è più agevole rispetto agli ultimi 3 ma anche qui niente Wi-Fi e niente corrente. I bagni però sono belli e le docce sono ampie. Verso le 15:30 siamo partiti per il trekking organizzato verso la cascata. Il trekking è stato un po’ impegnativo ma è durato poco. Vale sicuramente la pena farlo in quanto alle cascate ti divertirai tantissimo.

Per la camminata servono assolutamente le scarpette da scoglio. Puoi portarti anche uno zaino piccolo con macchina fotografica e asciugamano basta che la grandezza dello zaino non raggiunga le gambe perché fino alla vita ci si bagna. Siamo tornati verso le 18:00 e siamo andati subito con le jeep a vedere il tramonto al lago Natron. Il lago era quasi del tutto secco ma l’immagine della sua vastità con i fenicotteri che vi si abbeverano non me la scorderò mai.

L’arrivo a Zanzibar
Quel giorno la sveglia l’abbiamo puntata 2 ore più avanti. Alle 07:15. Il nostro tempo nella savana e le cose da vedere in Tanzania era finito e Zanzibar ci stava aspettando. Siamo ritornati nel primo hotel di Arusha alle 16:00, abbiamo preparato i bagagli e ci siamo diretti verso l’aeroporto. Una volta arrivati abbiamo salutato a malincuore i mitici drivers e il bravissimo cuoco Ally. In serata siamo partiti per Zanzibar. Una volta arrivati ho trovato Iddy, il corrispondente con cui ho organizzato il tour nell’isola, pronto ad accoglierci.

Iddy parla benissimo l’italiano e da subito è diventato un amico. Siamo arrivati al The Clove Hotel a Stone Town, hotel prenotato da me su AirBnb, che consiglio in quanto si trova in una posizione ottima ed è molto carino. All’ultimo piano inoltre c’è una terrazza con una bellissima vista dove si fa colazione con musica in sottofondo. Un ulteriore consiglio che ti do è di lasciare nel primo hotel di Zanzibar in cui soggiornerai, i vestiti sporchi e gli accessori (tende/materassi ecc) che hai usato per la prima parte di vacanza in Tanzania, così da alleggerirti e da non dover portare dietro una parte di bagaglio che non ti servirà più. Per cena ci siamo fermati a mangiare qualcosa di sfuggita in un bar al Forodhani Gardens.
Escursione delle 3 isole: Prison Island, Bawi e Pange
Carichissimi siamo partiti alle 09:00 per l’escursione alle 3 isole organizzata da Iddy. Abbiamo visitato Prison Island, Bawi e Pange.

Escursione che consiglio a tutti! Siamo tornati nel pomeriggio a Stone Town e da lì col pulmino abbiamo raggiunto Bwejuu dove avevo prenotato tramite email il Mustapha Place. Un consiglio: VACCI! È stupendo. Casette con le staccionate in legno, atmosfera hippie e suggestiva. È piaciuto a tutti, tantissimo! La sera abbiamo cenato direttamente lì, ma non è stata una buona cena, consiglio di cercare un altro posto.
Le spiagge di Paje e il tramonto spettacolare di Michamve
Stranamente oggi niente sveglia ma ci troviamo comunque tutti a far colazione abbastanza presto. Dopo colazione siamo andati a Paje facendo una camminata lungo mare. Ci siamo fermati a rilassarci al Paje Apartaments, un bagno sulla spiaggia davvero carino. Siamo stati lì fino alle 15:00 perché alle 16:00 avevamo concordato con Alessandra, la proprietaria del Mustapha Place, un pulmino per portarci a Michamve, un golfo a nord di Bwejuu, dove è possibile vedere un bellissimo tramonto. In effetti è stato proprio così. Il tramonto, l’atmosfera del bar e della gente del posto vi meraviglierà.

Siamo tornati in hotel alle 19:00, doccia e poi, sempre col pulmino, abbiamo raggiunto Paje by Night dove abbiamo cenato. Purtroppo o per fortuna gli africani sono molto lenti e per cenare ci abbiamo messo circa 3 ore. Dopo cena siamo andati tutti al Teddy’s Place a ballare. È un locale perfetto per divertirsi un po’, lo consiglio! Tornati in albergo i ragazzi della zona ci hanno allestito un meraviglioso falò sulla spiaggia.
Jambiani e Kwenda
In mattinata siamo partiti in direzione della spiaggia di Jambiani. Un luogo incredibile da vedere a Zanzibar.

Siamo rimasti lì per pranzo e nel primo pomeriggio ci siamo spostati verso il nostro ultimo hotel il Sunset Lodge presso Kwenda. Appena arrivati ci siamo subito precipitati in spiaggia per vedere il magnifico tramonto. Era davvero bellissimo! Non avevo mai visto il sole così grande.

L’hotel in cui soggiornavamo era molto bello e occidentalizzato. Perfetto per godersi gli ultimi 2 giorni di vacanza. Per cena abbiamo scelto di andare al Mocco Beach a 5 minuti a piedi lungo la spiaggia. I tempi sono stati sempre lunghissimi ma il posto è carino. Dopo cena siamo andati a ballare in un locale di cui purtroppo non ricordo bene il nome, credo sia tipo Choros.
Le spiagge di Kwenda
Data la serata impegnativa ho deciso di lasciare la giornata libera.

Abbiamo passato la giornata tra partite a beach volley, bagni in mare e relax. Se hai voglia di fare acquisti ti consiglio di camminare lungo la spiaggia verso sinistra e dopo circa 10 minuti di cammino troverai delle bancarelle. Per cena abbiamo scelto di restare nel nostro hotel prenotando le ordinazioni prima per non aspettare. Cena ottima, penso la migliore di tutte quelle fatte a Zanzibar. Dopo cena la serata è continuata al bar dell’hotel e intorno al falò. Alcuni di noi, me compresa, hanno deciso di fare un bagno notturno sotto un cielo pieno di stelle. E fidati, era veramente pieno di stelle 😀
Conclusioni
Purtroppo è arrivato il momento di tornare a casa. Alle 12:00 siamo partiti col pulmino e alle 13.30 siamo arrivati in aeroporto dove Iddy aveva già fatto recapitare i bagagli che avevamo lasciato nel primo hotel di Zanzibar The Clove Hotel. Siamo arrivati in Italia il mattino dopo, con le lacrime in volto ci siamo salutati tutti e promettendoci di vederci presto.
Allora ti è piaciuto il mio diario giornaliero delle cose da vedere in Tanzania e Zanzibar? Ti è venuta voglia di prenotare il tuo prossimo viaggio?

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A presto dalla tua Weekendiera.
Laura Zampetti
Ciao, sono Laura Zampetti la fondatrice del blog www.weekendieri.com.
Una Weekendiera nata, una vera appassionata dei weekend fuori porta e di viaggi.
Ogni fine settimana vado a esplorare la nostra bella Italia per trovare posti sempre nuovi da proporvi.
Sono Travel Blogger da circa 5 anni dopo essermi licenziata da un lavoro in banca che non mi dava soddisfazioni.
Con il progetto de I Weekendieri voglio dimostrare a tutti che con anche solo 2 giorni a disposizione si possono vivere grandi esperienze!
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