Mio caro Weekendiero, conosci il detto che ogni lungo cammino inizia sempre da un piccolo passo? Il primo passo lo abbiamo compiuto a Bologna, e insieme, passo dopo passo, siamo arrivati a Firenze, percorrendo uno dei cammini più famosi d’Italia! Sto parlando della Via degli Dei.
In questo articolo ti voglio raccontare la nostra meravigliosa esperienza attraverso gli Appennini Tosco-Emiliani dal prima all’ultimo passo!
Iniziamo il cammino Weekendiero!
Via degli Dei: Tutto quello che devi sapere
Weekendiero se non sai come fare il primo passo per organizzare un cammino del genere, niente paura sono qua apposta per dirti tutto quello che devi sapere per affrontare la Via degli Dei nel miglior modo possibile, senza avere spiacevoli imprevisti!
Ma perchè si chiama Via degli Dei? Se te lo sei mai chiesto, il Cammino degli Dei ripercorre un’antica via che i Romani utilizzavano, chiamata Flaminia Militare. Lungo il percorso ci si imbatte ancora in parti di selciato romani risalenti al 187 a. c.
Questo lungo percorso che parte da Bologna e termina a Firenze attraversa monti e località che hanno nomi di antiche divinità pagane come: Monte Adone, Monte Giove, Monte Venere e Monte Luario (la dea Romana dell’espiazione), ecco perchè si chiama Via degli Dei.

Quanto è lungo il cammino degli Dei
La Via degli Dei è lunga 130 km, è diventata nel corso degli anni una delle principali attrattive dell’Appennino Tosco – Emiliano per gli amanti del trekking e della mountain bike. Il livello di difficoltà è a tratti E (escursionista) e T (turista), i dislivelli vanno dai 600 ai 700 m fino ad arrivare anche a 1000 metri sopra il livello del mare.
Tutto il sentiero è tracciato dalle indicazioni CAI con sigla VD, praticamente impossibile perdersi. Se vuoi stare tranquillo/a ti consiglio di scaricare Walk +, un app totalmente gratuita che mostra le caratteristiche di ogni singola tappa, dai km ai dislivelli, alle fonti d’acqua naturali, ristori ed alloggi presenti sul percorso! Una vera mappa virtuale che funziona anche in modalità off-line! A noi è piaciuta tanto e l’abbiamo trovata utilissima.
Perciò niente paura Weekendiero, andrà tutto bene, come dicevo prima l’importante è fare il primo passo.
Quanto ci vuole a percorrere la Via degli Dei a piedi
Come ben sai i numeri sono parte integrante della vita, almeno per avere un metro di misura. Il cammino degli Dei è solitamente percorribile tra i 4 ai 7 giorni a seconda dell’allenamento ed esigenze del camminatore stesso!
Non farti spaventare troppo dai numeri, anzi prendila come occasione per staccare, lasciandoti alle spalle pensieri e stress, entrando in contatto con la natura, ammirando scorci e paesaggi meravigliosi dell’Appennino Tosco – Emiliano, apprezzando ogni singolo passo che ti porterà sempre più vicino alla destinazione finale.
Sulla base della nostra esperienza abbiamo capito che la cosa più importante è stata rendere la fatica un immenso piacere, ascoltando sempre le nostre gambe.
Ma quanto costa?
Ma quanto costa percorrere la Via degli Dei? Ci sono 2 punti fondamentali da analizzare per comprendere il costo totale di questa esperienza. Andiamo a vederli:
- Alloggi: Anno dopo anno sono sempre più le strutture lungo il cammino degli Dei che offrono ospitalità ai camminatori, tipologie differenti per tutte le tasche in base al proprio budget. Si spazia dal costo zero di una tenda sotto le stelle, alloggi come B&B a 80 euro con prima colazione, ad affittacamere a 50 euro fino a camerate condivise a 20 euro. Noi abbiamo optato per riposare le gambe ed avere il nostro spazio di privacy alloggiando in B&B e affittacamere.
- Cibo: Il mio consiglio è quello di prepararsi pranzi al sacco veloci ed economici come (panini, frutta secca, frutta e cioccolata) comprati nelle tipiche botteghe dei piccoli paesini che attraverserai. Questo ti permetterà di risparmiare molti soldi ed essere più leggero in cammino. Quando abbiamo alloggiato in affittacamere abbiamo usufruito della cucina, cucinando qualcosa di semplice come la pasta, facilmente trasportabile nello zaino. Spesso queste strutture offrono prodotti di prima colazione e pasta dando un piccolo supplemento di 5€ al prezzo della camera. In questo modo non spenderai cifre folli ma ti dovrai adattare un po’. Se invece preferisci godertela al ristorante devi considerare altre cifre giornaliere! Siamo nella patria del buon cibo ed è difficile resistere da queste parti ad una bella fiorentina specialmente alla fine di un’estenuante giornata di cammino!

Tenda, bicicletta o trekking?
Fare la Via degli Dei vuol dire entrare in contatto con se stessi, la natura, condividendo momenti di fatica con il proprio compagno/a di viaggio ed altri pellegrini incontrati sul cammino. Sicuramente un’ottima occasione per mettersi alla prova. Una vera e propria esperienza mistica.
Ci sono vari modi per viverla, la più comune è sicuramente percorrerla a piedi, ma abbiamo anche notato tante persone che preferiscono farla in mountainbike, cosi come altre persone, con uno spiccato spirito d’avventura ed adattamento vogliono viverla ancor più a contatto con l’ambiente dormendo in tenda, rendendo l’esperienza ancor più wild and free.
Abbigliamento adatto per il Cammino degli Dei
Visto che si tratta di un cammino, quello che di certo non devi assolutamente sbagliare è la scelta delle scarpe da trekking, considerando i numerosi dislivelli ti consiglio fortemente di usare i bastoncini da trekking, che ti aiuteranno nel preservare le articolazioni delle ginocchia sopratutto in discesa.
Porta con te pantaloni ed abbigliamento tecnico a rapida asciugatura un giubbotto anti vento, idrorepellente ed una buona torcia!
L’acqua sarà il tuo carburante, non ci sono molte fonti naturali durante il tracciato, perciò parti con 2 borracce da un litro ciascuna da riempire la mattina prima di metterti in viaggio.
Generalmente il peso dello zaino riempito non deve superare il 10% del tuo peso corporeo, col senno di poi ti dico che è meglio un pantalone in meno che un kg in più, col passare dei giorni ogni singolo grammo peserà sempre di più sulle spalle.
Altra cosa importante Weekendiero porta i compeed per le vesciche come se non ci fosse un domani, vedrai saranno indispensabili!

La via degli dei: Le tappe
1 Tappa Bologna – Badolo
Quando uscimmo dal treno alla stazione di Bologna con il nostro zaino in spalla realizzammo che da qui in poi solo le nostre gambe e la nostra forza di volontà ci avrebbero portato a Firenze. La prima tappa del Cammino degli Dei parte da Piazza Maggiore dove prendemmo il passaporto delle credenziali all’ExtraBo, ci dirigemmo verso la Basilica di San Luca percorrendo il portico più lungo del mondo composto da 666 archi e 498 scalini. Un inizio col botto vero Weekendiero? Arrivati in cima ricevemmo il primo dei 5 timbri. Non ti dico la felicità, il primo timbro non si scorda mai!
Lasciammo la civiltà per inoltrarci nel bosco costeggiando il fiume Reno, passando per l’Oasi naturalistica di San Gherardo e i Prati di Mugnano. Sembrava che questi 22 km non finissero mai. Concludemmo la nostra prima tappa dopo 7 ore di cammino arrivando al B&B Nova Arbora nel buio più totale con dolori muscolari da tutte le parti. All’alloggio incontrammo altri camminatori che come noi avevano iniziato il loro cammino lo stesso giorno.
Ci rincuorammo nel sapere che anche loro avevano le nostre sensazioni di dolore e la stessa gioia nell’aver portato a termine la prima giornata di cammino. La prima sera ci coccolammo con una buona cena all’Antica Hostaria Rocca di Badolo vicino la struttura. Le uniche cose che desideravamo erano un buon piatto caldo, un calice di vino ed il letto! Notte Weekendiero.
2 Tappa Badolo – Madonna dei Fornelli
Non sapevamo come sarebbe stato il risveglio dopo il primo giorno di cammino, i dolori erano triplicati, ci domandavamo se sarebbe stato cosi per tutto il giorno. Dopo aver fatto un abbondante colazione e salutato gli altri camminatori, partimmo in direzione Madonna dei Fornelli.
Il secondo giorno fu il più duro, 28 km e dislivelli importanti. La partenza è tutta in salita, fino ad arrivare al Monte Adone dove riprendemmo fiato godendoci lo splendido paesaggi, la cui formazione della montagna è molto insolita, assomiglia ad un gran Canyon.
Dopo una breve sosta ripartimmo con il secondo obiettivo ben stampato in testa: arrivare a Monzuno. Ci toccò un lungo tratto d’asfalto, i piedi erano KO. Pranzammo al sacco con un bel panino al salame e via che si ripartì di nuovo in salita, tanto per cambiare!
La stanchezza si faceva sentire, tanto che iniziammo a ridere senza un preciso motivo. La strada era ancora lunga ma dopo una grande salita c’è sempre una grande discesa. Il sole ci salutò nel tratto finale, perciò, come la sera precedente, percorremmo l’ultima parte della tappa con l’aiuto della torcia al buio prima di arrivare al nostro tanto sognato B&B Via degli Dei Madonna dei Fornelli.
Non potevamo chiedere accoglienza migliore. Marco e la sua splendida famiglia ci accolsero a braccia aperte, offrendoci una cenetta da leccarsi i baffi, e tante risate in compagnia!
Fatto il secondo timbro, via sotto le coperte!
3 Tappa Madonna dei Fornelli – Passo della Futa
Se il buongiorno si vede dal mattino quel giorno doveva esser una grande giornata! Ci svegliammo scaldati dai raggi del sole, salutammo l’allegra famigliola del B&B e passammo a fare rifornimento di viveri in una piccola bottega del paese dove scambiammo due chiacchiere con i simpatici proprietari.
Il passo migliorò decisamente, i dolori sembravano diminuiti, pure i piedi stavano bene. Questa tappa fu la più breve di tutte, 17 km. Come sempre la partenza fu in salita, ci addentrammo in una foresta che sapeva di vera montagna, la maggior parte del sentiero continuò cosi fino ad arrivare al Passo della Futa dove visitammo il cimitero Germanico prima di mettere a mollo i piedi nell’acqua e sale in una delle poche strutture ricettive della zona. Alloggiammo all’affittacamere Passo della Futa Via degli Dei. Le scelte non sono molte in questa zona, perciò in alta stagione è sempre meglio prenotare con dovuto anticipo!
4 Tappa Passo della Futa – San Piero a Sieve
Ci svegliammo molto presto, l’idea era quella di arrivare a San Piero a Sieve con la luce del sole per goderci il clima del paese. Questa tappa di 21 km è considerata la più bella di tutte a livello paesaggistico, cosi la prima cosa che feci fu guardare come fosse il tempo.
Il cielo non prometteva nulla di buono, c’era la nebbia. Non potevamo pretendere troppo da novembre ed avevamo messo in preventivo tutto. Partimmo con la speranza che la nebbia si alzasse.
Pranzammo al sacco in mezzo al bosco con il solito panino ed una volta usciti, ammirammo uno splendido paesaggio da cartolina con in sfondo San Piero a Sieve che ci stava aspettando. Una volta lì, le gambe giravano talmente bene che ci concedemmo un breve giretto del paese e piccolo aperitivo per festeggiare il nostro arrivo prima di preparare la nostra classica cenetta fai da te a base di pasta, all’affittacamere la Terrazza.

5 Tappa San Piero a Sieve – Fiesole
Niente più sveglia ormai, avevamo talmente abituato il nostro corpo a camminare che lui stesso si attivava automaticamente alle 7 del mattino. Vedevamo sempre più vicina Firenze, l’entusiasmo era alle stelle, sapevamo che non dovevamo abbassare il ritmo e prenderla sotto gamba. Mancavano 36 km all’arrivo ed avevamo deciso di raggiungere Fiesole in 26 km. Il fango in abbondanza dovuto dalla pioggia notturna non ci aiutò per nulla nell’immancabile salita di questo cammino.
Fortunatamente le gambe andavano da sole. Baciati dal sole pranzammo al Monte Senario. Fu molto difficile riprendere il cammino dopo quella sosta, si stava molto bene stesi su quel monte ad ammirare il paesaggio.
Sapevamo che mancavano pochi km al campeggio dove avremmo passato l’ultima notte di questa meravigliosa avventura! Prenotammo un piccolo chalet in legno al Camping Village Panoramico Fiesole dove godemmo di uno splendido tramonto sulla bellissima Firenze che finalmente si poteva toccare con un dito.

6 Fiesole – Firenze
Ultimo giorno di cammino. Solo poche ore e 10 km ci dividono dal duomo di Firenze.
La tappa di oggi sembrò quasi come un giro in centro, completamente su asfalto e stranamente tutta in discesa, passando tra le case avvertimmo quella strana sensazione di ritorno nella civiltà dopo essere stati giorni a contatto con alberi, ascoltando i suoni della natura, attraversando piccoli paesini popolati da poche anime.
Ci sembrò strano risentire il rumore di auto e vedere tutte queste persone camminare di fretta per andare al lavoro. La cupola era sempre più vicina. All’improvviso sbucò fuori nella sua maestosità. Non riuscimmo a realizzare immediatamente che fossimo realmente davanti al duomo di Firenze, e guardandoci negli occhi ci dicemmo. ce l’abbiamo fatta.
Ricevemmo l’ultimo timbro al Palazzo Vecchio e pranzammo al ristorante Giorgio in centro dove recuperammo tutte le calorie spese durante il cammino.
Mentre camminavamo tra le vie di Firenze vari pensieri attraversavano le nostre menti, sentivamo già la mancanza del rumore dei nostri passi che rompevano il silenzio della natura.
Weekendiero, questo articolo sulla Via Degli Dei finisce qui. Spero di averti dato un passo alla volta qualche piccolo e buon spunto su come organizzare ed affrontare nel miglior modo possibile il Cammino Degli Dei. Buon cammino Weekendiero.

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A presto,
Il tuo Weekendiero Marco