Hai mai sognato di percorrere la leggendaria Via della Seta, tra città incantate, deserti e mercati? Un viaggio in Uzbekistan è esattamente questo, un’avventura sospesa nel tempo, dove il fascino dell’Oriente si mescola alla storia millenaria di un territorio che fu crocevia di imperi, commerci e culture.
Qui, nel cuore dell’Asia Centrale, la polvere del deserto si posa su cupole turchesi e madrase finemente decorate, mentre i racconti di Tamerlano e delle antiche carovane si intrecciano con l’ospitalità genuina di un popolo ancora poco abituato al turismo di massa. Dimentica i luoghi già visti, l’Uzbekistan è un viaggio che sorprende, seduce e lascia il segno.
Ciao, io sono Laura, fondatrice de I Weekendieri e dopo aver vissuto in prima persona la bellezza di questa terra, in questo articolo ti guiderò passo dopo passo. Ti parlerò di quando andare in Uzbekistan, di cosa vedere assolutamente, dei gioielli imperdibili come Samarcanda, Bukhara e Khiva, ma anche di esperienze fuori rotta, come dormire sotto le stelle in un campo tendato sul Lago d’Aral.
Prepara lo zaino, apri la mente e lasciati ispirare, l’Uzbekistan ti aspetta.

Parliamo di:
ToggleQuando andare in Uzbekistan
Quando andare in Uzbekistan è una delle prime decisioni da prendere quando si pianifica un viaggio in questa terra affascinante. La scelta del periodo giusto può davvero fare la differenza nell’esperienza, soprattutto se sogni di perderti tra le meraviglie architettoniche di Samarcanda o di passeggiare senza fretta nei bazar di Bukhara.
Le stagioni ideali sono la primavera (da aprile a giugno) e l’autunno (da settembre ai primi di novembre). In questi mesi il clima è piacevole, con giornate soleggiate e temperature miti, perfette per visitare monumenti storici, affrontare escursioni nei paesaggi desertici o semplicemente godersi l’atmosfera autentica di un viaggio in Uzbekistan.
In primavera, il Paese si risveglia con colori vivaci e cieli limpidi. È anche il momento del Nowruz, il capodanno persiano, celebrato a marzo con canti, danze e tradizioni popolari che trasformano le piazze in veri e propri teatri a cielo aperto. L’autunno, invece, regala scenari pittoreschi: le città si tingono di tonalità calde, i mercati si riempiono di frutti succosi come melograni e uva, e le temperature restano ideali per esplorare.
Meglio evitare l’estate, soprattutto tra luglio e agosto, quando il caldo diventa opprimente e può superare facilmente i 40°C. L’inverno, invece, è rigido ma affascinante.
Le antiche città sotto una coltre di neve offrono panorami inaspettati e l’atmosfera è tranquilla, quasi sospesa. Se non temi il freddo, potrebbe essere il momento perfetto per scoprire l’Uzbekistan cosa vedere senza folla.

L’Uzbekistan è pericoloso?
Una delle domande che spesso ci si pone prima di partire è “l’Uzbekistan è pericoloso?” La risposta, per fortuna, è rassicurante: no, l’Uzbekistan non è pericoloso, almeno non più di molte altre destinazioni turistiche in cui viaggiare in tranquillità è la norma. Anzi, viene considerato uno dei Paesi più sicuri dell’Asia Centrale per i viaggiatori stranieri.
Le principali città, da Tashkent a Samarcanda, da Khiva a Bukhara, sono ben sorvegliate, ordinate e accoglienti. Il senso di sicurezza è tangibile, anche durante spostamenti serali o visite nei quartieri più popolari. La popolazione è calorosa e genuinamente interessata ai visitatori: è facile ricevere un sorriso, un aiuto spontaneo o un invito a prendere il tè, anche da sconosciuti.
Naturalmente, come in qualsiasi parte del mondo, è sempre opportuno seguire le normali regole di buon senso, evita le aree poco illuminate o isolate nelle ore notturne, custodisci con attenzione i tuoi effetti personali nei luoghi affollati e informati sulle normative locali, in particolare riguardo a fotografie di edifici governativi, uso del drone, cambio valuta e registrazioni in hotel.
Se stai organizzando un viaggio in Uzbekistan, puoi farlo con serenità, non solo è un Paese affascinante e ricco di storia, ma anche sorprendentemente sicuro. E forse è proprio questo mix di autenticità, ospitalità e tranquillità a renderlo una meta così speciale.
In ogni caso, la cosa principale da fare quando stai organizzando un viaggio, in Uzbekistan come in qualsiasi altro posto nel mondo, è stipulare un’assicurazione di viaggio capace di assisterti per qualsiasi imprevisto, completa di copertura sanitaria. La mia è Heymondo e se clicchi sul pulsante qui sotto potrai scegliere la tua copertura assicurativa col 10% di sconto, offerta speciale per i miei lettori.
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Cosa vedere assolutamente in Uzbekistan
Chiedersi cosa vale la pena vedere in Uzbekistan è come aprire un libro di fiabe orientali. In ogni città, in ogni villaggio, si cela una storia millenaria che ti trascina tra le meraviglie della Via della Seta. Se stai progettando un viaggio in Uzbekistan, preparati a scoprire non solo luoghi iconici, ma anche angoli remoti e sorprendenti, spesso ignorati dal turismo di massa.
Samarcanda
Uzbekistan & Samarcanda: bastano queste due parole per evocare immagini maestose. Registan, il cuore pulsante della città, è una piazza che lascia senza fiato.
Tre madrase monumentali che scintillano sotto il sole con decorazioni di lapislazzuli e oro. Ma Samarcanda è molto di più. C’è il Mausoleo di Tamerlano (Gur-e-Amir), con la sua cupola azzurra, la maestosa Moschea Bibi Khanym, il vivace mercato Siab, la sacra necropoli Shah-i-Zinda, l’antico sito di Afrasiab, l’osservatorio astronomico di Ulugbek e la moschea Hazrat Khizr, luogo di culto silenzioso e suggestivo.
Bukhara
Bukhara è un tuffo in una spiritualità profonda e concreta. Più raccolta di Samarcanda, ma ricchissima di tesori architettonici. Qui ogni pietra racconta un’epoca diversa. Da non perdere la piazza Lyabi Khauz, la madrasa Nadir Divanbegi, i tre bazaar coperti (Taqi Zargaron, Taqi Telpak Furushon, Taqi Sarrafon), la suggestiva Moschea Magok-i-Attori, il duo di madrase Ulugh Beg e Abdoullaziz Khan, l’imponente Complesso Poi-Kalon con minareto e moschea, la fortezza Ark, la raffinata moschea Bolo Hauz, i mausolei di Ismail Samani e Chashma Ayub, e l’affascinante Chor Minor con le sue quattro torrette celesti.
Khiva
Khiva è pura atmosfera. Camminare tra le mura di Itchan Kala, la città vecchia patrimonio UNESCO, è come attraversare un miraggio intatto. Troverai il minareto incompiuto Kalta Minor, la madrasa monumentale di Mohammed Amin Khan, la residenza reale di Kuhna Ark, la madrasa e il minareto di Islam Khoja, la moschea Juma con le sue 218 colonne in legno, il sontuoso Palazzo Tosh-Hovli, le madrase di Allakuli Khan e Mohammed Rakhim Khan, i mausolei di Pakhlavan Mahmud e Sayid Alauddin, fino al più recente Palazzo Nurullabay appena fuori le mura.
Tashkent
Troppo spesso sottovalutata, Tashkent è invece un affascinante incontro tra modernità e spiritualità. Ospita il sacro complesso di Khast-Imam, con la Moschea Tilla Shaikh, la madrasa Barak-Khan, e il prezioso Corano di Osman. Il cuore commerciale della città è il bazar Chorsu, colorato e caotico, perfetto per immergersi nella quotidianità. Imperdibili anche le madrase Kukeldash e Abdul Kasim, il Parco Alisher Navoi, la moderna Minor Mosque, la cattedrale ortodossa dell’Assunzione e la scenografica Sayilgoh Street. E non dimenticare le stazioni della metropolitana: vere opere d’arte sotterranee, come Kosmonavtlar e Alisher Navoi.
Lago d’Aral e Ustyurt Plateau
Se desideri andare oltre i classici circuiti, il nord-ovest del Paese ti aspetta con paesaggi surreali. Da Nukus, via Muynak, si parte per un’avventura in fuoristrada tra canyon, crateri e altopiani desolati. Vedrai Kurgancha-Kala, Capo Aktumsyk, i villaggi fantasma come Komsomolsk e Khojaly, il remoto Lago Sudochye, e l’area di Barsa-Kelmes, un tempo isola e oggi abisso salato. Dormire in una yurta presso l’Aral Yurt Camp, sotto un cielo senza luci artificiali, è una di quelle esperienze che restano per sempre nella memoria.
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Il mio itinerario di 12 giorni in Uzbekistan
Se sogni un viaggio in Uzbekistan che sia completo, autentico e vario, questo itinerario di 12 giorni è la combinazione perfetta tra le città leggendarie lungo la Via della Seta e le esperienze più insolite nel cuore del deserto uzbeko. È un percorso testato sul campo, pensato per chi vuole scoprire tanto, ma con il giusto ritmo, senza rinunciare alla meraviglia.
Giorno 1 – Volo Italia – Tashkent
Partenza dall’Italia con Turkish Airlines, scalo a Istanbul e arrivo in serata a Tashkent, moderna e pulsante capitale uzbeka.
Giorno 2 – Esplorando Tashkent
La giornata inizia nel cuore spirituale della città: la Piazza Khast-Imam, dove si custodisce uno dei più antichi Corani al mondo. Si prosegue con la Moschea Tilla Shaikh, le madrase Kukeldash e Barak-Khan, e un’immersione nei profumi e colori del bazar Chorsu. Pernottamento al Lotte City Hotel Tashkent Palace, nel centro cittadino.
Giorno 3 – Da Tashkent a Nukus, direzione Lago d’Aral
Un volo interno ci porta a Nukus, da dove si parte in 4×4 verso il remoto nord-ovest del paese. Tra le tappe: Muynak, antico porto ora abbandonato nel deserto, e i paesaggi lunari dell’Ustyurt Plateau. Si dorme in yurta, sotto un cielo limpido e stellato, all’Aral Yurt Camp.
Giorno 4 – Lontano da tutto
Si continua l’esplorazione tra canyon e steppe verso Kurgancha-Kala e Capo Aktumsyk, un’area dimenticata dal tempo, tra le più selvagge dell’Uzbekistan.
Giorno 5 – Ritorno a Nukus
Il rientro attraversa villaggi sperduti come Komsomolsk, paesaggi salmastri come il Lago di Sudochye e zone un tempo sommerse come Barsa-Kelmes. Pernottamento a Nukus, all’Hotel Jipek Joli, a due passi dal celebre Museo Savitsky.
Giorno 6 – Direzione Khiva
Si lascia Nukus in pullman, attraversando il Karakalpakstan, fino a Khiva, dove il primo impatto con le mura di Itchan Kala lascia senza parole. Passeggiata tra minareti e madrase al tramonto.
Giorno 7 – Khiva medievale
Intera giornata alla scoperta di Khiva: il minareto Kalta Minor, la madrasa di Islam Khoja, la moschea Juma con le sue colonne di legno, la fortezza Kunyak Ark e il mausoleo di Pakhlavan Mahmud. In serata, trasferimento verso Bukhara, la prossima perla uzbeka.
Giorno 8 – Bukhara, il cuore mistico
Una giornata intera per respirare l’anima di Bukhara: Lyabi Khauz, la madrasa Nadir Divanbegi, i bazaar coperti, la fortezza Ark, il Complesso Poi-Kalon, le madrase storiche e i mausolei più sacri.
Giorno 9 – Ultime emozioni a Bukhara e treno per Samarcanda
Ancora qualche ora per esplorare il centro, poi treno ad alta velocità verso la mitica Samarcanda. Pernottamento in una boutique hotel nel cuore della città.
Giorno 10 – Samarcanda imperiale
Questa tappa è un viaggio nel tempo: la maestosa Piazza Registan, la Moschea Bibi Khanym, il mercato agricolo Siab, la necropoli Shah-i-Zinda, il sito archeologico di Afrasiab, l’osservatorio Ulugbek e il mausoleo Gur-e-Amir.
Giorno 11 – Ultimi scorci e ritorno a Tashkent
Ultima passeggiata tra le meraviglie di Samarcanda, poi treno per Tashkent. Notte in città per salutare l’Uzbekistan con un’ultima cena tipica.
Giorno 12 – Rientro in Italia
Volo di rientro. Con te, una valigia di emozioni: l’eco del muezzin al tramonto, il profumo del plov, il silenzio dei deserti.
Questo è molto più di un semplice itinerario, è un invito a lasciarsi sorprendere ogni giorno da un paese straordinario. Pianifica i dettagli, ma resta pronto all’imprevisto, perché in Uzbekistan ogni incontro, ogni scorcio, ogni bicchiere di tè può diventare un ricordo indimenticabile.

Conclusioni
Un viaggio in Uzbekistan non è solo un itinerario tra città storiche e paesaggi esotici: è un ritorno alle origini del viaggio stesso, quando ogni passo era scoperta, ogni sguardo un incontro, ogni mercato un mondo nuovo. Qui il tempo scorre lentamente, come il tè versato nei chaykhana, e ogni luogo racconta una storia che parla di imperi, di carovane e di popoli che hanno attraversato l’Asia lasciando tracce indelebili.
Ora sai quando andare in Uzbekistan, quali luoghi non perdere e come vivere l’esperienza più autentica possibile. Hai visto che l’Uzbekistan non è pericoloso, che è ospitale, sorprendente e perfettamente accessibile anche a chi lo visita per la prima volta. Le sue meraviglie – da Samarcanda al Lago d’Aral – sono pronte ad accoglierti.
Non resta che fare il primo passo. Lasciati ispirare, inizia a pianificare, e preparati a perderti tra minareti e mosaici, tra la sabbia del deserto e l’intensità dei bazar. L’Uzbekistan ti aspetta. E sarà un viaggio che porterai con te per sempre.
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Laura Zampetti
Ciao, sono Laura Zampetti la fondatrice del blog www.weekendieri.com.
Una Weekendiera nata, una vera appassionata dei weekend fuori porta e di viaggi.
Ogni fine settimana vado a esplorare la nostra bella Italia per trovare posti sempre nuovi da proporvi.
Sono Travel Blogger da circa 5 anni dopo essermi licenziata da un lavoro in banca che non mi dava soddisfazioni.
Con il progetto de I Weekendieri voglio dimostrare a tutti che con anche solo 2 giorni a disposizione si possono vivere grandi esperienze!
